Il persistere della crisi economico -sociale comporta una drammatica riduzione delle opportunità per i giovani, soprattutto per quelli meno abbienti e meno attrezzati sul piano familiare e personale. La situazione emergenziale richiede uno sforzo straordinario da parte della comunità civile ed ecclesiale per rimettere in circolo potenzialità, speranze e capacità di ripensare il proprio futuro.
È con questo spirito che, oltre un anno fa, le Caritas della Lombardia si sono riunite per capire come rilanciare ai giovani la sfida e l’opportunità di aiutare sé stessi aiutando gli altri.
Con il mese di Aprile prende avvio il progetto “Contaminazione – Anno di volontariato sociale” promosso dalla Delegazione delle Caritas della regione Lombardia, che vede come referente capofila la Caritas diocesana di Brescia.

Contatti
Responsabile:
Don Moreno Locatelli
Referente:
Isabella Cargnoni
E-mail:
Testimonianze
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Benedetta Grungo - Volontaria
Il mio anno di volontariato sociale è cominciato a novembre del 2021 quando ho iniziato a svolgere servizio presso la parrocchia di San Carlo Borromeo a Vigevano. Il mio servizio prevede più attività da realizzare all’interno del contesto dell’oratorio, dai corsi di formazione per i futuri animatori per l’attività estiva del grest, al catechismo con i bambini della classe 5°. Il servizio richiede anche la mia presenza all’attività estiva del grest non solo in qualità di animatrice, ma anche a livello organizzativo, sia delle attività che si dovranno svolgere, dello svolgimento delle giornate e delle settimane, sia della parte più burocratica, di raccolta delle iscrizioni e di contatti con i genitori. Questa esperienza ti permette di entrare a contatto con realtà tra loro diverse, ti mette nelle condizioni di doverti continuamente reinventare per coinvolgere al meglio chi ti trovi davanti e mostrargli quanto si può fare di bello per gli altri. Spesso sei anche nella condizione di dover fronteggiare situazioni diverse da quelle che ti aspetteresti, che è uno degli aspetti più importanti per crescere e maturare, che è l’obiettivo, oltre alla realizzazione di un servizio per gli altri, del percorso di AVS. -
Matteo Cannistraci - Volontario
Il mio anno di volontariato sociale ha avuto inizio durante i primi periodi di pandemia, fin tanto che lungo tutto il corso della zona rossa ho potuto, insieme a volontari e servizio civilisti, continuare a dare la mia disponibilità per i servizi assegnati. In particolare, uno dei compiti più importanti è stato svolgere servizio presso una delle mense cittadine convenzionate con Caritas. Questo tipo di esperienza mi ha permesso di venire a contatto con realtà nuove, stringendo così rapporti sempre più solidi sia con i volontari, che con le persone che usufruivano del servizio. Il ruolo che avevo era quello di distribuire beni primari a persone che presentavano problemi di natura economica, aggravati dalla pandemia. Tuttavia, AVS ha creato una rete con i giovani volontari delle parrocchie organizzando raccolte di cibo, vestiti e farmaci, provvedendo successivamente alla distribuzione in borse spesa a persone anziane che non avevano la possibilità di uscire da casa. La parola d'ordine della mia esperienza da Avs è stata: SOSTEGNO. Però parlo di un sostegno sia materiale, il fornire un servizio, che morale, basato sull'ascolto dell'altro e la reciproca condivisione di momenti della vita, sia sereni che difficoltosi